Santa Chiara 2025
Sorelle e Fratelli carissimi, In questo anno 2025, anno giubilare, la festa della nostra madre santa Chiara è connotata da due Centenari speciali, due doni
La comunità crebbe rapidamente, e il suo legame con la Madre S. Chiara è testimoniato fin dai primi anni. Come a san Damiano, infatti, nel 1228 il Papa concesse anche a noi il Privilegio della Povertà:
…Come è manifesto, desiderando dedicarvi al solo Signore, avete respinto la brama delle cose temporali. Perciò, venduto tutto e distribuitolo ai poveri, vi proponete di non avere assolutamente alcuna possessione, aderendo in tutto alle orme di colui che per noi si è fatto povero, e via e verità e vita…
Dopo un periodo di decadenza, nel 1448 il Monastero ritrova nuovo vigore nella fedeltà al carisma clariano, grazie all’aiuto di un gruppo di monache provenienti dal monastero di S. Lucia di Foligno, abbracciando la “riforma osservante”.
Come già nei giorni del suo inizio, la comunità rifiorì nel desiderio di conformarsi a Cristo povero, in una vita semplice di preghiera e lavoro, nell’unità fraterna. Frutto di questo rinnovato fervore, fu la benedizione del Signore con il dono di numerose vocazioni.
Le sorelle, secondo la Regola, vivevano di provvidenza e del loro lavoro: filavano, tessevano lino, canapa e lana; alcune erano impegnate nello Scriptorium, dove copiavano e scrivevano libri e breviari.
Dimorare insieme e servire Dio, alle porte della città, vivendo del lavoro delle proprie mani: così è stato lungo i secoli, fino a oggi, in un rapporto costante con la città. Con essa la Comunità ha condiviso attese e speranze, momenti lieti e drammatici, nell’intercessione e nell’offerta. Testimone di questa comunione è fin dal 1235 la cosiddetta Luminaria, la processione che ogni anno nella vigilia dell’Assunta si snoda dalla cattedrale san Lorenzo fino alla chiesa di Monteluce.
In seguito alle soppressioni della fine del XIX secolo, nel 1910, le nostre sorelle furono cacciate dal loro amato monastero, che fu trasformato nel Policlinico della città e la chiesa di Monteluce fu resa parrocchia del quartiere nascente. Dopo essere state accolte nel monastero di S. Agnese per 15 anni, finalmente, nel 1925, trovarono nell’allora villa di S. Erminio, dei Conti Oddi- Baglioni, un luogo dove poter vivere la loro vita claustrale. Questa, nel 1267 era sorta come monastero di monaci silvestrini e la sua chiesa era intitolata a S. Benedetto. Divenne proprietà degli Oddi nel 1657 e alla sua chiesa fu donato, nel 1662, il corpo del santo martire romano Erminio, dove tutt’ora è custodito.
Dal 17 settembre 1925 la comunità delle clarisse di S. Maria di Monteluce risiede nel monastero S. Erminio, continuando a rendere vivo e attuale il carisma della Madre S. Chiara.
Qui, attratte dallo Spirito che ancora oggi parla attraverso l’esperienza di san Francesco e santa Chiara, viviamo il Vangelo in povertà e semplicità, nella grazia della preghiera e della vita fraterna.
Uno stile di vita semplice caratterizza le nostre giornate con Cristo centro e la bellezza che traspare dalle cose fatte in Lui.
Dal suo sguardo d’amore, che costantemente si posa su di noi – nell’ascolto della Parola e nella liturgia -, impariamo a guardare la vita, le cose e le Sorelle come le vede Cristo e a tessere delle relazioni nuove. L’aspetto comunitario infatti, – la “santa unità” come amava chiamarla santa Chiara – è alla radice della nostra forma di vita ed è soprattutto segno e manifestazione della grazia di Dio tra noi, ma anche risposta alla sua chiamata alla comunione.
Una comunione che non si ferma davanti alla grata della clausura: il limite fisico dello spazio o del tempo non rinchiude i nostri orizzonti, anzi lo spazio infinito dell’amore di Cristo ne apre sempre di nuovi. Attraverso il canale della grazia e della preghiera possiamo raggiungere il vuoto sempre più profondo del cuore umano, per arrivare là dove materialmente nessuno può arrivare e portare Cristo.
La povertà del quotidiano, scandito dall’orario della preghiera, scorre tra il lavoro manuale e le piccole cose di ogni giorno, vissute nel dono di sé. Questa semplicità scava lentamente nel cuore e apre la strada all’interiorità: luogo privilegiato per un autentico incontro con se stessi, con Cristo e con i fratelli, e conduce alla scoperta di sé e della vita come un dono: “E tu Signore sii benedetto che mi hai creata”.
Di fatto la nostra è una piccola realtà ecclesiale che non ha la pretesa di apparire. Lo stile è quello del lievito e del sale – riportato da Gesù nei vangeli – che da dentro fermenta e dà sapore. Così lo Spirito lavora in noi nella nostra piccolezza, per far crescere il Regno di Dio nella vita di ogni uomo e del mondo intero.
In evidenza
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Questa iniziativa musicale offertaci dal maestro Di Blasi e della soprano Fiordalise, ci dà l’occasione sia per gustare insieme la bellezza del canto attraverso un viaggio attraverso i grandi autori, sia per chiedere un piccolo contributo per collaborare al rinnovamento di un luogo per noi centrale, per la preghiera e la vita liturgica offerta in comunione alla Chiesa e a tutti gli uomini.
C’era un solo pane in monastero. All’ora del pasto Chiara ordina a suor Cecilia di mandare mezzo pane ai frati e di dividere l’altra metà
Affidiamo a Maria la nostra vita, la vita di ciascuno di voi. In questo mese di maggio, a lei dedicato, ci rivolgiamo con fiducia a
Una luce per la tua vita è una proposta per giovani donne in ricerca, donne che non si accontentano di una vita mediocre, ma la vogliono piena, grande e bella! Mettersi in cammino con Chiara di Assisi, è seguire una donna compiuta, pienamente realizzata e felice.
La Via Crucis è nata, come pia pratica, nell’alveo della spiritualità francescana.
Vi proponiamo uno schema per la Via Crucis, per accompagnare Gesù nel suo cammino verso il Calvario.
Vi proponiamo uno schema di preghiera che abbiamo preparato per la celebrazione dell’Ora Santa nella notte del Giovedì santo.
“Dove stiamo andando? Perché ci succede questo? Dov’è Dio?”. Sono le domande, ieri e oggi, di un popolo nella prova.
Grazie a tutti voi
che avete reso possibile la realizzazione di questo CD
E’ possibile rivedere la presentazione
sul nostro canale you tube Clarisse Monteluce S. Erminio.
Il Cd si può acquistare presso il nostro monastero
“… i monasteri di vita contemplativa si offrono come “oasi” nelle quali l’uomo, pellegrino sulla terra, può meglio attingere alle sorgenti dello Spirito e dissetarsi lungo il cammino.”
(Benedetto XVI)
Quanti desiderano dissetarsi alla sorgente della preghiera, possono partecipare alla nostra celebrazione della Liturgia e della S. Messa.
Orari incontri in parlatorio
Giorni feriali
9.15-11.45; 15.15-17.45
Giorni festivi – luglio e agosto
9.15-11.45; 15.45-17.45
Per incontrare una sorella, concordare telefonicamente l’appuntamento
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“Beato Angelico”
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