C’era un solo pane in monastero. All’ora del pasto Chiara ordina a suor Cecilia di mandare mezzo pane ai frati e di dividere l’altra metà in cinquanta fette secondo il numero delle sorelle, da servire alla mensa della povertà.
“Sarebbero necessari gli antichi miracoli di Cristo per fare cinquanta parti di un pezzo di pane tanto piccolo”, risponde Cecilia. Ma si affretta a obbedire alla risposta di Chiara: “Figlia, fa’ con fiducia quel che ti dico”. E per
intervento divino quella piccola quantità cresce tra le mani di colei che la divide, e ciascuna nella comunità riceve una porzione abbondante» (Legenda s. Chiara)
«E amandovi scambievolmente nella carità di Cristo, dimostrate con le opere l’amore che avete interiormente; perché provocate da questo esempio, le sorelle crescano nell’amore di Dio e nella mutua carità» (dal Testamento di s. Chiara)
Carissimi,
Nella festa della santa madre Chiara desideriamo raggiungere ciascuno di voi innanzitutto con la nostra preghiera e con l’augurio di sentire vivo e presente nel vostro cammino il Signore Gesù, il Suo amore che solo sa colmare di pace e di serenità il cuore.
Di questo Amore di Cristo il mondo ha una sete infinita. Chiara ci invita a diffonderlo amandoci reciprocamente e, “nella carità di Cristo”, di “dimostrare con le opere l’amore che abbiamo interiormente”. Nella “Tavola del Maestro di s. Chiara” la vita quotidiana di San Damiano è rappresentata dall’episodio della moltiplicazione dei pani raffigurata sul nostro biglietto: Come il piccolo e povero pane ricevuto e condiviso si moltiplica, così il dono dell’amore condiviso con il fratello e la sorella che incontriamo, si moltiplica e si diffonde.
Questo chiediamo al Signore per tutti noi, e la nostra preghiera unita a quella di santa Chiara vi dica tutta la nostra riconoscenza, il desiderio di bene per voi nel Signore.
(Immagine: Particolare della Tavola Maestro s. Chiara, 1283)