Santo Natale 2021
Carissimi amici,
in questo Santo Natale vogliamo raggiungervi in compagnia di un grande Santo, una figura che si è fatta spazio nel nostro “sentire cum ecclesia” e che Papa Francesco ha indicato come modello di vita di fede nel pieno compimento della volontà di Dio: S. Giuseppe, al quale ha dedicato uno speciale Anno.
Contemplare S. Giuseppe davanti al mistero dell’Incarnazione è afferrare la bellezza di percorrere non una via che spiega, ma una via che accoglie, come ci ricorda Papa Francesco nella Lettera Patris corde. Nella sua semplice disponibilità a prendere con sé Maria e quel che è generato dallo Spirito Santo, S. Giuseppe si ritrova partecipe di un’opera più grande di lui, che ora, davanti al mistero dell’Incarnazione, contempla pieno di gioia.
Gli occhi di Giuseppe, che davanti al Bambino diventano pieni di luce di Dio, sono un invito ad aprirci a quelle situazioni che Dio affida anche alla nostra custodia per allargare gli spazi della sua vita in noi. Lì dove Gesù riesce a farsi spazio tra le nostre chiusure e i nostri egoismi, nasce un dono di grazia che è per tutti, nessuno escluso, e la celebrazione del Natale diventa il luogo più bello per lodare il Datore di ogni dono. Affidandoci reciprocamente a questa grazia che attraversa i nostri vissuti, desideriamo condividerne alcuni frutti.
Frutti innanzitutto di vita nuova sbocciati tra le difficoltà e le prove della pandemia che ci ha spogliato e ci spoglia di tante sovrastrutture, facendo emergere l’essenziale. In questo tempo abbiamo visto rinascere un desiderio vivo e forte di preghiera, con la richiesta di riaprire la chiesa ai fedeli per condividere non solo la celebrazione eucaristica, ma anche la Liturgia delle Ore. Tutto questo ci rende più vicine alle persone, aiutandoci in una sempre più vera e radicale fedeltà a quello spazio di preghiera e di presenza del Signore che siamo chiamate a custodire, non solo per noi ma per tutta la Chiesa. Anche la ripartenza con i giovani è segnata dal desiderio di essere un luogo di riferimento e formazione per loro e abbiamo ripreso i ritiri nel rispetto delle norme anti-Covid19, gli incontri di catechesi e di testimonianza.
La novità che ci raggiunge nel celebrare il Santo Natale è che Dio si dona nella carne della nostra storia, non altrove, e S. Giuseppe diventa un faro di luce nell’accogliere la vita così com’è, nel fare spazio anche a quella parte contraddittoria e inaspettata dell’esistenza: lui che accogliendo la storia ha accolto il Figlio di Dio.
Più volte abbiamo vissuto il mistero della vita nella morte. Sorella morte ha infatti raggiunto alcuni fratelli molto vicini a noi: fr. Maurizio Verde, che ci ha insegnato l’amore per il canto liturgico e ora canta la divina liturgia in eterno, fr. Danilo Reverberi e fr. Emidio Alessandrini. Ringraziamo il Signore per averli posti sul nostro cammino, e ora li affidiamo a Lui, certe che sono accolti nelle braccia della sua misericordia.
Ci poniamo sotto lo sguardo S. Giuseppe per camminare anche noi nella luce del disegno di Dio, e accogliere il dono che la Provvidenza affida alle nostre mani. Così abbiamo cercato innanzitutto di essere sentinelle, vigilare e discernere i passi da compiere affinché il disegno fragile come un bimbo della volontà di Dio potesse prendere dimora nei cuori, nostri e vostri.
Il primo lavoro in questa direzione è stata la Visita Canonica (19-23 aprile 2021), che si è svolta secondo le nuove direttive del documento Cor Orans emanato dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. Ringraziamo il Ministro Provinciale P. Francesco Piloni e la Madre Presidente sr. Ch. Cristiana Mondonico che, insieme a noi, si sono messi in ascolto dello Spirito per verificare il cammino fatto e orientare i passi futuri nella bellezza della vita evangelica vissuta in una comunità chiamata non ad essere diversa ma a cambiare (cf. Papa Francesco) costantemente. Nei giorni 4-5 giugno abbiamo poi celebrato il Capitolo elettivo che ha riconfermato abbadessa Madre M. Renata Gainelli. Chiediamo al Signore di benedire il nuovo triennio e aiutarci a consolidare il cammino intrapreso.
Nella sinodalità e nel discernimento continuiamo ad accompagnare il Monastero S. Francesco di Todi a noi affiliato, sempre più grate al Signore che attraverso queste sorelle ci rivela il Suo volto e ci dona se stesso.
Nei giorni 13-15 luglio abbiamo avuto la gioia di accogliere il Consiglio federale e l’assistente p. Danilo Tremolada e di vedere i frutti di comunione che nascono dal loro lavoro. Accompagniamo il Consiglio con la preghiera e con la gratitudine per il tempo e le energie messe a servizio del bene della Federazione.
La pandemia ha segnato anche l’ambito formativo, che nella prima parte dell’anno si è svolto prevalentemente on line, e ora stiamo riprendendo in presenza. Ringraziamo Mons. Paolo Martinelli per l’incontro che ci ha aiutato a vivere la festa della Vita Consacrata il 2 febbraio, fr. Simone Ceccobao che per tre anni ci ha tenuto i ritiri spirituali, e sr. Stefania Gianfelici che ha dato la disponibilità per accompagnarci nei ritiri mensili di quest’anno, fr. Matteo Munari, fr. Giulio Michelini, fr. Daniele Rossi, P. Luigi Napolitano, P. Paolo Guerrini, e i tanti frati e sacerdoti che ci aiutano a custodire e far crescere il grande dono della nostra vocazione. Un grazie particolare ai nostri frati di Monteripido che hanno di noi cura e sollecitudine speciale. Li ringraziamo per la celebrazione eucaristica quotidiana, per il rapporto fraterno, per la dedizione del padre guardiano fr. Georges Massinelli che ci ha tenuto gli esercizi spirituali e dei frati della comunità che mettono a disposizione le loro competenze e la loro esperienza, in lezioni, tridui e predicazioni.
Il 1° agosto il Signore ci ha preparate alla celebrazione della festa della Porziuncola e del Perdono di Assisi con una sorpresa speciale: la visita del neo eletto M.R. Ministro Generale fr. Massimo Fusarelli. Il dono di questo incontro, nel quale fr. Massimo ha condiviso con noi l’esperienza di Chiesa vissuta durante il Capitolo Generale, la sua elezione e il suo sguardo sull’Ordine, ci ha fatto gustare la gioia e la bellezza di essere chiamati alla stessa vocazione francescana. A lui assicuriamo la nostra preghiera quotidiana.
Tra i numerosi benefici elargiti in questo anno dal Padre datore di ogni Bene, c’è il dono grande della Professione solenne della nostra sorella sr. Agnese Benedetta Giarracca che, nella celebrazione eucaristica di domenica 27 giugno, presieduta dal Ministro Provinciale, si è consacrata per sempre al Signore, arricchendo la nostra comunità di una nuova sorella. La bella stagione ha permesso la celebrazione all’aperto, che si è svolta con la partecipazione dei parenti. Ringraziamo Marco Panini, Gabriele Pirondini e Yared Ganzerli che con professionalità hanno curato la diretta streaming, permettendoci di raggiungere tutta quella parte di Chiesa legata alla vita di sr. Agnese Benedetta e alla nostra comunità che non poteva essere presente.
In forma privata, ma non meno feconda, abbiamo festeggiato anche il 50° anniversario di Professione religiosa di sr. Ch. Angelica Roder e gioito insieme per la fedeltà del Signore.
La grazia della consacrazione sacerdotale ha raggiunto e benedetto la nostra Provincia Serafica e la nostra Diocesi con l’ordinazione di nuovi sacerdoti che custodiamo e accompagniamo con la preghiera.
Ringraziamo il Card. Bassetti e il Vescovo ausiliare Marco Salvi per la custodia del cammino di fede dell’intera Diocesi di Perugia e per averla rilanciata con coraggio nel cammino sinodale, opportunità per riflettere sul modo di essere Chiesa dopo il Concilio Vaticano II (Card. Bassetti). Ringraziamo inoltre il nostro parroco don Nicola e il vice parroco don Giordano per il loro lavoro pastorale e la vicinanza alla nostra comunità.
Il 28 ottobre, nella festa dei Santi apostoli Simone e Giuda, abbiamo benedetto la nuova statua della Madre S. Chiara, proveniente dall’ex monastero S. Caterina di Foligno e ora posta sul nostro piazzale esterno ad accogliere tutti coloro che vengono a farci visita. È stata una celebrazione semplice ma carica di commozione, presieduta da fr. Sandro Guarguaglini che proprio in quel giorno ha ricordato l’anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Siamo molto grate a fr. Sandro per l’affetto e la cura che sta dimostrando a noi e alla nostra forma di vita.
Tra i tanti doni di questo anno c’è anche il libro Perché noi siamo infinito, della scrittrice Pina Bello, che ha voluto raccogliere e raccontare la bellezza della vocazione francescana attraverso la testimonianza di alcune sorelle della nostra comunità, di frati e laici terziari francescani. La ringraziamo per questo bel lavoro realizzato con tanta cura. Chi lo desidera, può acquistarlo presso il nostro monastero.
San Giuseppe fedelmente ci accompagna e ci custodisce nei sempre necessari lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. A lui abbiamo affidato l’intervento al tetto del laboratorio iconografico e la ristrutturazione degli altri laboratori dell’artigianato. Ora, che ne vediamo la conclusione, abbiamo il cuore colmo di gratitudine per tutti voi che, con la vostra generosità, ci sostenete economicamente, con l’affetto, e ci aiutate in modi diversi, mettendo anche a disposizione tempo e competenze: fr. Enrico Voltolini e i postulanti, gli amici di Modena, della Svizzera, i nostri familiari, gli amici della Parrocchia, quanti ci accompagnano con la macchina, tutti voi che siete strumento della Provvidenza e segno dell’amorevole cura del Padre verso di noi. Impossibile elencare tutti, ma ciascuno è presente al nostro cuore e alla nostra preghiera.
Nella celebrazione di questo Santo Natale la dolce mano del Signore che ha guidato S. Giuseppe sulle strade dell’Amore incarnato, conduca il cuore di ciascuno alla grotta di Betlemme, là dove la concretezza della vita viene illuminata dalla presenza di Gesù.
Con questo augurio e con tutto il nostro affetto, vi siamo vicine e vi portiamo nella nostra preghiera.
A voi tutti un caro augurio di un Santo Natale.