Preghiera per il Mercoledì delle Ceneri
Mi hai chiamato: eccomi, Signore!
Oggi, in questo santo giorno, mi chiami per un nuovo cammino.
Insieme a tanti fratelli e sorelle sono qui anch’io per ascoltare la tua Parola viva e ricevere su di me il segno delle ceneri.
Le ceneri: sono io, siamo noi. Mai come oggi ci è chiaro quello che siamo: la nostra vita è in frantumi, le nostre certezze sono cenere.
Dove andremo, Signore?
Siamo “polvere e in polvere torneremo”. A questa polvere tu dici oggi: “credi e a convertiti al Vangelo”!
Poveri quali siamo, a mani vuote, incerti, disorientati, ci fai uscire e attraversare dietro a te questo deserto, credendo in te che sei Padre e alla buona notizia della tua salvezza.
Oggi dunque si parte! Oggi ci chiami tutti insieme a un lungo viaggio, tutti noi, fratelli e sorelle, il tuo popolo. Eccoci, Signore!
Nel nostro cuore infreddolito e pauroso freme un germoglio di speranza… Sarà vero, Signore? E’ possibile una nuova vita? E’ possibile rivedere giorni di gioia? Saziarci di nuovo di bellezza?
Eccoci, Signore! Lasciamo qui le macerie e partiamo, verso la Terra che giorno per giorno ci indicherai. Confidiamo in te, tu ci guiderai verso il Bene
Ogni giorno la Chiesa nostra madre ci nutrirà con la tua Parola, “luce ai nostri passi” lungo tutto il cammino. Fin da oggi, Mercoledì delle Ceneri, questa Parola ci illumina e indica sicura la via. E così giorno per giorno saremo presi per mano dalla Parola che ci doni attraverso la Liturgia della Chiesa.
Partiamo poveri di noi stessi ma ricchi di te e della tua promessa. Partiamo non da soli ma come tuo popolo. Dalla nostra cenere verso il fuoco nuovo della Pasqua, finché la nostra notte non sarà vinta dalla luce del cero pasquale che via via accende le nostre candele. Finché non domini in mezzo a noi Cristo nostra Luce, “Lumen Christi”!
Signore, sia questa Quaresima per tutti noi il passaggio a una vita nuova. Mostraci la via e guidaci, insegnaci la fede, la speranza, l’amore per Te e tra di noi, la condivisione e la pace.
E cresca un mondo nuovo, il “giardino” che fin dall’inizio tu hai voluto donarci, in cui scoprici tutti figli e figlie amati, fratelli e sorelle tra di noi, e riconoscerti Padre nostro e Dio nostro.