Lettere di Santa Chiara
Le lettere a S. Agnese di Praga
Agnese figlia del re di Boemia, nacque a Praga nel 1211. Rifiutò le nozze regali per fondare un monastero di sorelle povere a Praga nel 1233. Tra Chiara ed Agnese, due donne conquistate dall’amore di Cristo, si stabilì una corrispondenza e una profonda comunione di ideali e di amicizia, fondata sul comune desiderio di seguire Cristo sulla via della povertà e dell’umiltà.
Nelle quattro lettere che sono giunte fino a noi, con lo stile epistolare tipico dell’epoca, possiamo entrare un po’ nel rapporto di Chiara con Dio e conoscerne l’anima innamorata. Chiara in un atteggiamento di materno, di sottomissione e umiltà inizia ogni lettera mettendo innanzitutto in risalto la dignità di Agnese, sottolineando ciò che è bello e positivo, rendendo grazie al Padre per i doni che ha concesso a questa sua sorella lontana e la incoraggia nel cammino.
Leggendo le quattro lettere in successione, è possibile ravvisare un crescere della relazione tra Chiara ed Agnese: inizialmente Chiara si rivolge ad Agnese con un rispettoso “voi” ma poi il dialogo si fa sempre più confidenziale e affettuoso, fino all’ultima lettera, la cui apertura è testimonianza di un’umanità calda, di un’amicizia profonda, una comunione che è cresciuta in profondità tra queste due donne. Le parole che Chiara usa nel saluto iniziale sono molto belle e forti: “Alla metà della sua anima e scrigno prezioso colmo di intimo amore … Chiara invia il suo saluto…”.
Leggere e meditare le lettere di Chiara, allora, è entrare nel mistero di una vita innamorata del Signore Gesù, è vedere quanto questo amore renda appassionati di tutta la realtà, quanto renda più umano e capace di amore il nostro cuore, è ascoltare la testimonianza viva di quanto seguire il Signore riempia di bellezza e significato la vita.