E nella fine de la vita sua, chiamate tutte le sore sue, lo’ raccomandò attentissimamente lo Privilegio de la povertà. E desiderando essa grandemente de avere la regola de l’Ordine bollata, pure che uno dì potesse ponere essa bolla alla bocca sua e poi de l’altro dì morire: e come essa desiderava, così le addivenne, imperò che venne uno frate con le lettere bollate, le quale essa reverentemente pigliando, ben che fusse presso alla morte, essa medesima se puse quella bolla alla bocca per baciarla.
E poi lo dì sequente passò de questa vita al Signore la preditta madonna Chiara, veramente chiara senza macula, senza oscurità de peccato, alla clarità de la eterna luce.
(Processo di Canonizzazione, sr. Filippa)
Chiara è una donna grata, non ha rimpianti, non ha nulla da recriminare, solo gratitudine e stupore per essere stata guardata con amore dal Signore, che le ha fatto dono di una grande vocazione:
Tra gli altri doni, che ricevemmo e ogni giorno riceviamo dal nostro Donatore, il Padre delle misericordie, per i quali dobbiamo maggiormente rendere grazie allo stesso glorioso Padre, c’è la nostra vocazione… (Testamento, 2).
Anche noi, quest’anno, celebriamo la festa della nostra Madre S. Chiara con un cuore particolarmente pieno di stupore e gratitudine, per essere state chiamate a far parte, oggi, di quella medesima vocazione, e per aver sperimentato, lungo gli 800 anni di storia della nostra comunità, la fedeltà, la cura, la Provvidenza del Padre delle misericordie.
Nel nostro grazie a Lui, alla nostra Madre, ci siete anche voi, ciascuno di voi, che siete parte della nostra storia e segno del Suo amore. Siete, uno ad uno, custoditi dalla nostra preghiera, insieme ai vostri cari, a ciò che pesa sul vostro cuore, alla gioia che rende bella la vostra vita.
Ci affidiamo reciprocamente alla protezione di S. Chiara, nella certezza di essere accolti nel suo cuore di madre.
Le vostre sorelle Clarisse