Novena dell’Immacolata 2021 – 4° giorno

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Testi liberamente tratti da:
Anna Maria Canopi, 
Maria, donna della bellezza interiore, Ed. Paoline 2009

Porta della speranza

 

Dalla nobile stirpe di Jesse è spuntato un grazioso virgulto, sul quale è sbocciato un fiore stupendamente profumato (Ant. Magn. nella memoria santi Gioacchino e Anna).

Con Maria, infatti, nacque la pianticella della speranza, che avrebbe dato finalmente il fiore di quella promessa che Dio aveva seminato nel cuore di Abramo e di tutta la sua discendenza.

E poiché la speranza era la piccola sorella della fede, che guardava con occhi ridenti il futuro, Maria venne al mondo come una splendida aurora che annuncia il Giorno della salvezza. Sulla speranza si è facilmente tentati di fare poesia, ma in realtà questa virtù teologale è caratteristica dei forti, di coloro che attraversano i flutti tempestosi della storia e dell’umana esistenza stando “disperatamente” al timone della navicella e puntando lo sguardo nella notte fonda, finché non appaia una piccola luce, anche una sola stella fra cumuli di nubi persistenti.

Proprio con l’immagine della “stella mattutina”, la Chiesa saluta la santa Vergine volgendo a lei lo sguardo. Colei che è già nella gloria del cielo e che noi contempliamo come fulgido segno di speranza, è stata come noi pellegrina sulla terra e ha consumato i suoi piedi camminando su aspri sentieri, ha consumato il suo cuore in giorni e notti pieni di umani struggimenti e di angosce.

Il contenuto della sua speranza non era un progetto ben definito, ma ancora e sempre un mistero di grazia a cui ella riconduceva tutti i momenti e gli avvenimenti della propria esistenza. L’imprevedibile continuava a essere il suo cammino di povera che ogni giorno legava la propria fragile speranza alla grande promessa del Dio fedele.

Il virgulto di Jesse, attraverso tutte le stagioni della sua esistenza, è divenuto un grande albero e il suo fiore è divenuto un frutto maturo. Sedendo alla sua ombra noi ce ne possiamo nutrire.

Abbiamo sempre bisogno di lavare le nostre povere speranze nella fresca speranza  della Vergine Maria.

 

O Maria, vita, dolcezza, speranza nostra,
stella che addita il porto sospirato:
raccogli nelle tue mani
le lacrime dei poveri, dei disperati,
e guidaci tutti
a contemplare la croce di Gesù,
unica speranza dell’uomo e del creato.

Amen.

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